15 anni di lettura digitale

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15 anni di lettura digitale

Mi sono accorto che mi dedico alla lettura digitale da 15 anni (che vecchio) e da sempre mi chiedo: “ma perché non c’è una differenza di prezzo marcata tra la versione digitale e la versione cartacea dello stesso libro?”
In alcuni casi troviamo la versione economica cartacea di un libro (spesso affiancata alla digitale) più economica della versione digitale, come è possibile?

Prima un po’ di storia

Ho acquistato il mio primo Kindle, forse il primo Kindle in assoluto, il 13 agosto 2010 su amazon.com (quando amazon.it non esisteva ancora) per 139,00 $ più l’esorbitante cifra di 26,97 $ a titolo di spese di spedizione.

L’oggetto in questione utilizzato con soddisfazione per circa 3 anni (immagine reperita da Internet)

Ho amato l’oggetto tanto che, una volta acquistato il modello più recente, l’ho regalato perché non potevo saperlo in un cassetto. Ho amato tutto: la sua inutile tastiera gommosa, i macchinosi tasti laterali per il cambio di pagina, il retro semi morbido e l’assenza della versione con pubblicità.
Unica pecca: lo schermo non era retroilluminato (per leggere a letto serviva la lucetta).

Lettura digitale o lettura cartacea?

Nel mio caso è sempre stata lettura digitale per tre motivi principali:

  • a causa del mio occhio pigro (pure lui) ho difficoltà a leggere in condizioni di luce non perfette
  • i libri costano un po’ meno (anche se come vedremo più avanti potrebbe costare ancora meno)
  • sono sempre fuori casa e i libri di fantascienza sono voluminosi

Aspettativa

Leggendo fumetti abbiamo imparato che la carta costa e che ogni volta che l’editore decide l’aumento di prezzo viene attribuito a quel fattore molto importante. Quindi, io utente finale, quando compro la versione digitale di un libro di 800 pagine mi aspetto di ammortizzare un po’ del suo costo della carta, della stampa e della rilegatura, soprattutto se si parla di edizioni cartonate.
Mi aspetto anche che un libro di 200 pagine costi poco meno di un libro di 800 e che l’edizione non conti, ebook di libro cartonato o ebook di libro tascabile a prezzo simile.

Amara realtà

Ovviamente la realtà è ben diversa.

Accidenti all’IVA

Ovviamente non parliamo della povera signora Zanicchi bensì dell’Imposta sul Valore Aggiunto, quella tassa che attanaglia ogni bene o servizio che acquistiamo.
Come sicuramente saprete per buona parte dei beni e servizi l’IVA si attesta al 22% mentre per alcune categorie merceologiche è agevolata al 4%, ecco quali:

  • Prodotti alimentari di base (es. pane, pasta, latte, frutta, verdura).
  • Prodotti editoriali (libri, giornali, riviste).
  • Farmaci e presidi medico-chirurgici.
  • Alcuni prodotti agricoli.
  • Prestazioni di servizi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
  • Servoscala e autovetture adattate per disabili.

Dopo lotte intestine (e intestinali) nel 2018 è stata approvata la norma che prevedere la tassazione agevola al 4% anche per gli ebook (fino a quel momento non rientrati nella categoria dei prodotti editoriali) ma con un grosso limite: l’ebook deve essere provvisto del codice ISBN.
Tale codice è quello riportato sul codice a barre del libro ed è rilasciato da un ente specifico, è obbligatorio per i libri cartacei (che altrimenti non potrebbero essere venduti nei negozi) ma non lo è per gli ebook. Il codice non viene rilasciato gratuitamente (secondo Gemini si va dai 60 € per un singolo codice ai 10€/20€ per pacchetti di codici, a seconda del numero di acquisti), quindi molti ebook ne sono sprovvisti.
Nell’esempio proposto abbiamo un ottimo libro (nella mia lista dei desideri) che in cartaceo costa 18,90 € (scontato del 5%) e che in ebook 11,99 € (sconto del 40%). L’ISBN (presente in altre pubblicazioni) qui non è riportato quindi risparmiamo solo 7 € (perché sulla versione digitale paghiamo il 18% in più di IVA).
I prezzi dal 2017 al 2018 non hanno avuto una flessione considerevole tant’è che ho scoperto dell’approvazione della norma solo mentre scrivevo l’articolo.

Svalutazione del libro cartaceo

Non credo che l’ISBN non venga acquistato per risparmiare 4 spicci (per il libro nell’esempio parliamo di una casa editrice abbastanza grande) ma per evitare la svalutazione del buon libro cartaceo.
Chi andrebbe in libreria se lo stesso libro in versione digitale costasse meno della metà a prezzo pieno?
Per lo stesso motivo il rivenditore, non ho capito se digitale o anche fisico, non può decidere da solo gli sconti applicati ma deve concordarli con l’editore (se ci fate caso i libri in offerta “lampo” del giorno sono gli stessi su tutte le piattaforme).

Conclusioni

Chi passa da cartaceo a digitale si aspetta un risparmio considerevole, non è così ma il libro digitale ha ugualmente i suoi vantaggi.

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